Investire in startup innovative è un fenomeno sempre più interessante e crescente. Due le macro-tipologie di investitori, i cosiddetti “qualificati” ed i cosiddetti “non qualificati”. Nella prima categoria rientrano società con scopo di lucro che investono in modo strutturato e con team di professionisti: sono i Venture Capital, le grandi imprese, gli incubatori, i fondi di investimento. Nella seconda categoria rientrano, invece, i soggetti privati, dai Business Angel a ciascuno di noi, che decidono di investire sulle startup per diversificare il loro portafoglio, per passione o per contribuire – anche con poco – alla crescita di una società e, più in generale, al processo di innovazione del Paese.
AGEVOLAZIONI PER PERSONE FISICHE:
Con l’entrata in vigore del Decreto Rilancio (DL. 19 maggio 2020 n. 34) per le sole persone fisiche – e non per le persone giuridiche – è prevista una detrazione al 50% fino a 100mila euro di investimento, mentre, per la parte eccedente (massimo 200 mila €) tale somma restano valide le detrazioni al 30% (Ad esempio: se investo in una startup 150mila euro, avrò diritto ad una detrazione del 50% per 100.000,00 e a una detrazione del 30% per i restanti 50mila). Questa agevolazione è in vigore dal 19 maggio 2020 e non è retroattiva, pertanto è valida per le sottoscrizioni effettuate dopo quella data.
ALTRE MISURE:
E’ stata anche potenziata l’agevolazione per favorire l’ingresso in Italia di imprenditori innovativi. Il visto per investitori, previsto dall’articolo 26 bis del dlgs 286/1998, è concesso per investimenti in startup innovative pari ad almeno 250mila euro (prima ci volevo un minimo di 500mila euro). Ed è stata dimezzato (a 500mila euro, dal precedente milione) l’investimento minimo previsto in strumenti rappresentativi del capitale di una società costituita e operante in Italia che viene mantenuto per almeno due anni.
AGEVOLAZIONI PER PERSONE GIURIDICHE:
Le persone giuridiche (fiscalmente IRES) che investono in startup innovative hanno la possibilità di escludere dal reddito imponibile un importo pari al 30% di quanto investito nel capitale sociale di una o più startup. Il limite massimo di investimento consentito rimane pari a euro 1.800.000 annui e, così come per le persone fisiche, è richiesto il mantenimento dell’investimento per almeno 3 anni ed è garantito il mantenimento dell’agevolazione anche qualora la società dovesse perdere la qualifica di startup innovativa in questo arco di tempo.
INVESTIMENTI DIRETTI O TRAMITE ORGANISMI
Vale la pena chiarire che la detrazione è riconosciuta sia che l’investimento sia effettuato senza intermediazione sia che sia effettuato tramite OICR (ovvero Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) oppure tramite SICAV (ovvero Società di Investimento a Capitale Variabile)
LE AGEVOLAZIONI PER L’ACQUISIZIONE COMPLETA DI UNA STARTUP:
Il Decreto Rilancio introduce un’agevolazione volta ad aumentare le exit, ovvero per invogliare le società a decidere di acquisire l’intero capitale sociale di una startup innovativa. In ottica di open innovation si cerca di agevolare sempre più le imprese ad acquisire dall’esterno idee e competenze tecnologiche ed in particolare proprio dalle startup. E’ concessa quindi alle società una deduzione IRES del 50%, maggiorata dal precedente 30%, a condizione che l’intero capitale sociale acquisito sia mantenuto per almeno tre anni.
CONSIGLI PRATICI:
Al termine di questa panoramica sulle agevolazioni previste per chi investe in startup innovative è consigliabile rivolgersi ad incubatori, acceleratori e altri enti abilitati per la documentazione da produrre per usufruire delle agevolazioni.
Per maggiori info scrivici ad info@seedup.it 😉