Sono oltre 4.700 (per la precisione 4.704) le startup innovative iscritte a fine settembre 2015 alla sezione speciale del Registro delle imprese, ai sensi del decreto legge 179/2012. Il numero è in crescita di 456 unità rispetto alla fine del trimestre precedente (+10,8%), ma ancora rappresenta appena lo 0,31% del milione e mezzo di società di capitali registrate in Italia alla stessa data.
Maggiore presenza nei servizi alle imprese
Dei diversi settori in cui operano, le startup innovative appaiono maggiormente presenti (con un peso sul totale di aziende operanti nel comparto superiore allo 0,31% medio sopra ricordato) nel settore dei servizi alle imprese (dove rappresentano lo 0,96% del totale) e nell’industria in senso stretto (0,39%).
In particolare, il 21% delle società di capitali che operano nelle attività di ricerca e sviluppo (R&S) sono appunto startup innovative; ben superiore alla media è anche la quota di startup innovative presenti fra le società dei servizi di produzione di software (5,8% del totale).
Ancora poche le donne e gli stranieri
Le startup innovative sono ancora poco rosa: solo 611 di esse (il 13% del totale delle startup innovative) vedeuna compagine societaria a prevalenza femminile; un dato inferiore anche a quel 16,5% che rappresenta il peso delle società di capitali femminili rispetto al totale delle società di capitali italiane.
Le startup innovative sembrano anche relativamente poco internazionalizzate: quelle con una compagine societaria a prevalenza stranierasono 99, il 2,1% del totale, contro il 4% di società di capitali estere operanti in Italia, anche se estendendo l’osservazione alle società in cui almeno uno straniero è presente il numero sale a 582, pari al12,4% del totale (contro il 10,2% di societàdi capitali con presenza straniera operanti in Italia).
Under 35 avanti tutta
In compenso le startup innovative sono decisamente giovani: quelle in cui gli under 35 sono in prevalenza sono 1.122, ossia il 23,9% del totale, quasi quattro volterispetto al numero di società di capitali con prevalenza giovanile (6,8%). Se poi si considerano tutte le startup innovative in cui almeno un giovane è presente nella compagine societaria si sale a 1.890 (40,2% del totale startup), contro un 13,9% complessivo di società di capitali con presenza giovanile.
Questi e altri dati sono disponibili online grazie al Cruscotto di indicatori statistici a livello nazionale alla data del 30 settembre scorso, elaborato da InfoCamere, da cui si evince anche che le startup innovative hanno registrato nel complesso lo scorso anno una produzione pari a poco più di 349 milioni di euro, a fronte di un reddito operativo complessivo negativo per poco meno di 68 milioni di euro.
In utile solo il 38% (ma genera più valor aggiunto)
Complessivamente oper ogni euro di produzione le startup innovative hanno generato in media 16 centesimi di valore aggiunto, un valore inferiore a quello medio delle società di capitali (21 centesimi). Se si guarda però solo alle imprese in utile, le startup (nel 2014 il 37,8% era in utile) generano mediamente maggior valore aggiunto rispetto alle società dicapitali (33 centesimi contro 21 centesimi).
Una fotografia dunque ancora in chiaroscuro, che però sembra indicare come le startup innovative in Italia possano costituire una opportunità da cogliere per i giovani e che, se assistite opportunamente, possano migliorare i loro risultati sia in termini di valore della produzione sia di redditività. Se pensate di poter anche voi dare vita a una startup di successo, provate a contattarci, raccontandoci la vostra idea.